36 PIER ENEA GUARNERIO
sere grande signore. Ma quand’elli ha dormito, elli ritorna a se, adun que sente elli suo male, e conosce sua follia ed ebbrezza. Questo è il pri maio bene che ’l Santo Spirito fa al peccatore quando elli il visita, e lì rende suo senno e sua memoria, e fallo reddire in se, sicch’elli si co nosce e considera quali beni elli ha perduto, ed in quale povertà elli è caduto per suo peccato, come fece il figliuolo del prod’ uomo che ’l suo retaggio guastóe, e spe se in ribalderie, ed in ghiottornie tanto che li convenne i porcelli pa scere, siccome il nostro Signore disse nel van gelio.
siri grandi signuri. Ma quandu illu ha dormitu illu ritorna a si. Adun quz‘ sentì illu lu suo mali & cognosci sua follia & ebrighicga. Quistu est lu primu beni ki lu sarzctu spzrizfu fa a lu peccaturi. quandu illu lu uisita & rendi suo sennu 8L sua memoria & fallu ritor nari in si ki illu si co gnosci & considera quali beni illu ha perdutu & in quali pouertati illu est cadutu per suo pec catu. Comu fichi lu figlu di lu produ homu ki gua stau lu suo hereditagiu & spisi in ribaldarij & in getonij tantu ki li conuini pasciri li porci si comu dissi lu nostru signuri in lu euangeliu.
lo primer doym che ello
faza a lo peccao, per
[p. 62] modo che ello
se cognosce e reueste
de li bem che ello a
perduo, como fe lo fiio
de lo richo homo, chi
guasta e zuga tuto zo
che so payre guagnaua
e si g aueua dao, e zo fe
per modo che li co[n]uene guardar li porci,
cossi como dixe l euangerio.
Mentre le due versioni toscana e siciliana corrispondono parola per parola fra loro, la redazione genovese mostra subito
d’essere non già una vera e propria traduzione del celebre trattato, ma bensì un compendio, qua e là abbastanza abbor
racciato e guasto. E che cosi sia realmente, lo si può desumere anche da un confronto, per esempio, col testo francese edito dal Barbieri nel Trailatello delle virtù, Bologna, Romagnoli, 1863, di cui ecco un saggio: