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Riviera Occidentale e aveva visto le ingiurie fatte a quelle terre dal Signore di Finale, non credeva utile mandare dal Marchese degli ambasciatori, ma un esercito potente: Genova lo doveva fare, anche se i suoi cittadini fossero stati costretti per questo a vendersi la camicia; si facessero recapitare lettere a tutti i nobili delle due Riviere; tutti avrebbero accettato il progetto di sottomettere Galeotto con la forza. Forse a questo punto il movimento degli oratori cessava, ma intervenne Stefano Cattaneo, dottor di leggi, a rinfocare gli spiriti. Egli in vernacolo riprese l’argomento toccato già, dicendo che

« elo non dubita niente che meser Galeoto da lo Carreto asae tosto debia avei noticia de questo Consegio, perchè ge par favor della cosa che pu citadim parlem, persochè ancora che la posta se vensese per li savi chi am parlao ela non restereiva sote tanto favor la impreisa como parlando pu persone; e a aregordao che, quando la impreiza de le guerre se fam cum iusto titulo, meser domine De le adrisa e le conduxe a bon fim; et tornando a la posta saviamenti lezua per lo canzerer, la qual elo dixe avei bem inteiza, aregordandose aver odio de quelo chi è scrito le coronice, à dito li Carratim esser staeti semper inimixi de la nostra comunitae e avei uzao per lo passao inver de noi mooy curdelitae cha quelle chi sum scripte in la posta e che così sea in le dicte coronice, se elo bem se arecorda, è scritto li Carratim esser t[r]aytoi de questa nostra Republica, e per tanto payrando a ello tempo monto congruo a proceder contra de Galeoto da lo Carreto, capital inimigo de tuti li Zenoeixi et non de parte, in che elo non po avei excuzacion alcuna, sea che ello ode per le lobie la vorentae de li citadim a proceder contra elo, sea perchè lo duca de Milam a lo presente a da far asae, sea etiamdee perchè elo se rende certo che li homi de lo dicto Galeoto, e chi a lo prezente an le lor olive et fruti su le broche , voran pu tosto la destruction o sotemission de lo dicto Galeoto cha lo lor dano. Per le quae cose, concludendo, ello conseia che se proceda contra de lo dito Galeoto virilmenti; che abiando iusta querella, la cosa nostra non po capitar salvo bem. La forma de lo processo e lo tempo e lo como ello remete a la discretion de lo illustre meser lo Duxe e de lo venerabel officio de Baylia ».

A queste parole aderirono Nicolò Spinola fu Anfrano, Damiano Palla­vicini, dottor di leggi, Bartolomeo Lomellini. Così vi aveva aderito Teodoro Fieschi, raccomandando di organizzare la guerra siffattamente, che, se fos­sero usciti di quelli che volessero recare aiuto al nemico, si avesse la possibilità di dar loro addosso. Parlarono anche altri.

Messe ai voti le diverse proposte, si ebbero i seguenti risultati: Raffaele Pernice voti 28; Stefano Cattaneo voti 234; Ingone Grimaldi voti 3; Nicola Giustiniani voti 13; Paolo di Oneglia voti 7; Michele Cappellino voti 10;Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012