anno 1455 ( 352 )
tempo chi piaxerà a la vostra magnifica segnoria, asochè lo povero povo possa viver e dormì soto ogi aperti de bonna goardia, e possa star senza lexion o sea dano de lairi. Avisando la segnoria vostra che avanti lo capitanègo de lo dicto messer Nicheroso e' l'era necessario che per timor de lairi e de marfatori li butegae portassen le soe merse e mercantie la seira de butega in casa e la matina de casa in la butega, chi cum le soe spalle e chi cum camali. Concludendo che se la possente segnoria vostra se degnerà de vorei asentir questo che noi requiremo, certamenti farei restar li povi in grande consolation, in bon reposso e quieta dormition, e questo pregemo humilementi chi per la magnificentia vostra sea asentìo e conservao com quello meritorio sarario cum lo qu(o)a ello possa essere constrecto de acceptar lo dicto officio.
Daeta in Caffà mcccclv die vi augusti.
suis et aliorum armenorum nominibus.
Seguono ben molte firme in carattere e lingua armena.
Gli Ebrei di Caffa per la seconda volta fanno la stessa preghiera ai Protettori di riconferire a Nicoloso Bonaventura il capitaneato suddetto.
1455 8 agosto
(Filza di Caffa, n. 64)
11 testo è affatto identico a quello della prima supplica sotto il dì 29 giugno 1455, cioè al documento CXXXI, e varia solo nei nomi che sono altri dai segnali in quella. Eccoli: Daeta la presente in la vostra beneita citae de caffa mcccclv die vili augusti. Ejusdem magnificentie seruitores infra nominati ebrei sub presentibus ebraice subscriptionibus cum humili recommendatione. Anurcoham (?) q. aue . . . Simcha q. melisca Natanel leui q. sadi Jacob q. rabani Elia passa de manso q. Jacob Cocos <]. isaac Janibei q. passa Jechiel q. Jacob ( 1 ). f 1 ) Dalla parte diritta della supplica sono in altrettante linee scritti in ebraico i nomi di qncsli otto ebrei.