Ms. Ricci 176/Oda - Dal gran regno di Dido
←torna a l'endexo | Poesie in lengua Zeneise de Oda |
A ro Sig. Massimilian Spinnora immascaroù incognito in unna veggia.→ |
Da-o ms. Ricci.176, Arch. Stor. do Comun de Zena, www.storiapatriagenova.it. azonto quarche acenti: acento grave = vocale curta, acento aguçço = vocale longa, -où = dittongo |
Dal gran regno di Dido,
Gentili Cavaglieri,
Venite in questo lido
Armati di saperi;
Ma chi è preso con simil'armatura,
Pagherà al necessario la cattura.
Forse di carta andate
Vestiti in sti paesi
Acciò che dimostriate
Esser Cartaginesi,
Ed una pompa fatta di papero,
Si disfa all'acqua e resta al fuoco un zoero.
Delle galanterie
Se ne fanno al balcone,
Ma queste frascherie
Non dan ricreatione,
E s'anderet in guisa tal vestiti,
Vorranno i pesci in Chiappa esser serviti.
Questa vostra livrea
Di poca utilità
Farà alla gente Hebrea
Che non l'impegnerà,
Volete esser ben visti dall'amate,
E vi mettete sotto l'impannate.
Figli la vostra tocca
Farà mala riuscita,
Che se l'acqua la tocca
La Comedia è finita.
Morì Didone a rosto; o caso duro!
Cartago all'acqua morirà sicuro.
S'alcun di voi sternuta,
Convien che se le dica,
Amico il Ciel t'aiuti,
Che se sorte nemica
Vuole che piova solo per mezz'hora,
La Cartagine vostra va in mallora.
Se li sorci sapranno
Di così bel vestito,
Tutti lieti verranno
A farsene un vestito.
Ed all'horrore delle vostre Dame
A vostre spese si torran le fame.
O Delitia mortale
Han pur costì i piaceri,
Tu sei pur stolta, e frale
S'in questo gioir speri,
E far alle tue Dame qualch'onore,
Tu morirai di freddo, e non d'amore.
La vostra mascherata
Se non ha miglior guida,
Farà che la brigata
Di Genova si rida,
Fuggite pure Amilcari, ed Hannoni,
Fuoco, acqua, sorci, e schiappe di limoni.