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       Sfuggita al pericolo di nuove nozze, vestì l'abito religioso e ottenne da Dio la grazia dì poter trascurar ogni cosa temporale, anche i figli.


       La soa oratione era de tanto fervore, che infiamava li altri. Uno ioveno vestito secularmenti ihamò a sì, dicendo: par che tu vivi tropo desolutamenti, chè deveresi servire el tuo Creatore; voi tu che prege per ti? et lui respoze: eo ve lo prego grandementi. Et orando lei et lo joveno cum lei, crida el joveno: cessate oramai, cessate, et orando lei pü attentamenti, el joveno pü alto crida: cessate madona, che tüto brüxo, che tüto fümo et südo de caldo; et gitava le brace como for de mente. Alcuni corsem et sì lo tegnin, et trovarn bagnae le soe robe per lo grande südore; et non poteam patir lo caldo che insiva de le soe main, cridando lui: tüto ardo et consümo. Poi che Sancta Elizabet cessa de orare, el zoveno cessa de aver caldo; et retornando in sè medesmo, illuminato da la divina gracia, intra ne lo ordine de fratri menori.


       S’avvicinava l'ora della morte.


       Appropinquandose el tempo che lo Signore aveva ordinato che la ancilla soa Elizabet, chi avea desprexiato el regno del mondo, volea tirarla al regno del celo, laxendo in leto per febre, tenendo lo vizo al muro, fu audito una dolcissima melodia, che ella cantò. Et seando interrogata che avea dito, respoze: una avicula se possa inter mi et lo muro, et canta sì suavementi che me fa cantare.
       In quella soa infirmità era semper alegra, et mai non cessava da la oratione. L’ultimo dì inante la morte, disse a le ancille; che faresti voi se lo demonio venisse a voi? Da lì a un pocho, quasi licentiando lo diavolo, crida tre volte: fuge, fuge fuge. Da poi, disse: ecco, se appropinqua la meza nocte, in la quale Cristo volse nasce et se reposò in lo pre-