GIORNALE LIGUSTICO 355
toa masnà habondeyvermenti, ma no delicamenti. Fa la gola tenzonar cum la borsa, et guarda de chi tu sei avocato, et che sentencia tu dagi inter la borsa et la gola, perzò che la gola proa cum desiderij, testemonie senza zurar; la borsa manifestamenti proa per l'arca, et li celer voy, o chi brevementi se som per voar. Lantor mal zuigi contra la gola quando la avaricia liga la borsa. Mai la avaricia non zuigerà dritamenti inter la borsa et la gola.
Che cosa è avaricia? homicidià de si mesmo. Che cosa è avaricia? Temer povertae semper vivando in povertae. Dritamenti vive l'avaro [per] non perder in si le richece, ma servarle a altri: megio val servarle a altri cha perderle in si.
Se tu ay abondancia de biava non amar caristia, che chi ama caristia desira esser homi[ci]da de li poveri. Vendi la biava quando ella val
(i) Fa la gola ecc. TI. Fae gulam litigart cum bursa , et cave cujus advocatus existas. Si
amlem inter bursam et gulam judex existas, sa^pius, sed non semper^ prò burstt sententiam feras ;
mam gula affectionibus probat, sic testibus non iuratis bnrsa tvidenter probat; fam arca et celario ,
evacuatisi vel brevi tempore vacuandis. FR. traduce fedelmente ; riferisco solo questo passo : La
gola pruova con affezioni, e cosi la borsa pruova san^a testimoni , vSta V arca e 'l cellajot
quando i presso che vota. BA. Perché la gola per le sue afectioni, e apeliti disordinati sen^a te-
stimoni giurati sempre fa prova contro la borsa. Ma la borsa contro la gola fa sua pruova.
quando la chasa e il celiere son voti, SM. amplifica e tradisce , anzi che tradurre:... la gola si
prova per le affezioni cV ella i; e cosi la borsa chiaramente prova contro la gola^ con testimoni
non giurati. Et quando la cassa e 'l cellieri son voti in punto da essere ben votati; allora mal
giudiearai contra alla gola. PZ.* Procura quanto puoi che sia litigio infra la borsa e la gola. E
domandandoti alcuna cosa la gola, dille che sei impedito dal voler della borsa. Ed essendo a caso
costretto dar giudizio in tal materia non sii tristo giudice^ che sapendo la verità vagli confonder
la giustizia; ehi riguardando bene, vedrai tutta la ragione esser della borsa , ed avere torto la
gola, i cui testimoni sono poveri, di niun credilo, bassi di condizione, e i quali testificano ancor
che non siano chiamali ecc. Quei della borsa sono d' assai più credilo. V arca vuota , la ere—
den^a sen^a pane, limdìspensa sen^a provisione, i figliuoli nudi, e la famiglia morta di fame ecc.
FR. non traduce in tutto bene il testo, mi pare, e trasse il Razzolini a interpunzione poco esatta
di esso in un luogo. Ecco il senso vero e la punteggiatura in questo luogo:... nam gula af-
fectionibus probat, sic testibus non iuratis; bursa evidenter probat , jam. arca ecc. Esatto co^ è
BA. Il volgarizzamento genovese lo è pur esso , e riesce chiaro o con la nostra interpunzione ,
o emendando:... la gola proa cum desiderij , [cosi cum] testemonie sen^a ^urar. VZ.* allarga e
spiega liberamente il testo, ma col senso di BA. e del nostro volgarizzam. Anche SM. ascrive
i testi non giurati (PZ.* di niun credito) alla borsa , anzi che alla gola , ma SM. qui è molto
errato e poco attendibile.
(a) Zuigi; ^uigerd: qui la g deve avere Talore di gutturale.
()) Ti. sui homieida, Q)ii nel nostro volg. può leggersi homicid(i)a, oppure homieidid = omr-
eidiile. FR. alla domanda : « che è avarizia ? • risponde : i essere omicidiale di si medesimo.
QóA press' a poco SM. BA. non ha domanda , e afferma che 1' avarizia i omicidiale di se me-
desima.
(4) TI. Reete vivit avarus in se non perdens divitias ecc. Nel nostro volg. leggi : non per-
dendo ecc. ma servandole ecc. Cosi FR. BA.
(5) Homieida.