ad una vocale, e negli articoli ro lo, ra la, ri li, re le, non si pronuncia, o pure si pronnucia sì dolce, che appena se ne oda un leggier mormorio. ma nel principio della dizione si pronuncia sempre, come in ræne ranocchi, regatta rigatta, Raffè Rafaele ec.
rr Si pronunzia come r semplice, strascinando però la vocale antecedente, come se avesse l'accento circonflesso, terra terra, afferra afferra ec.
s Si pronuncia sempre aspro alla toscana: ma inanzi alle consonanti e alla vocale i si pronuncia sempre col fischio di, sc Scignora Signora, Sctella Stella. Si eccettuano però le voci plurali de' nomi che hanno la terminazione singolare in sso, come passi da passo, bassi da basso, e parimente le voci di seconda persona de’ verbi terminanti in sso, come passi da passo passare verbo, abassi da abasso abbassare verbo, le quali voci si pronunciano con le ss mute alla toscana.
ss Nelle voci êsse, foîsse, foîssi, foîssimo, foîssan, dal verbo sostantivo, si pronunciano come una sola s, strascinando la vocale antecedente, e si dice foíse, ése, foísi, foísimo, e foísan.
scc Si pronuncia col fischio di sc soggiungendovi poi il suono chiaro di un'altra c, come scciavo schiavo sc-ciavo.
x Sempre come la j Francese nella parola deja già, dexe dieci, serexe cerase.