di nemico,
di questo scellerato Argante. Riposatevi sopra di
me.
Mon. Sciô Offiçiale ghe posso dî, che e violenze in
questo Paeize no son sofferte.
Tib. Questo non mi dà fastidio. Non ho alcuna cosa da
perdere.
Mon. O se tegnirà ben in guardia çertamente. O l'ha
di parenti, di amixi, di servitoî, e di dinæ da contraponne
a o vostro resentimento.
Tib. Questo è quello che desidero. Viva il Cielo, non
cerco altro, giuro a Bacco (mette mano alla spada). Ora,
ora vorrei trovarlo con tutta questa truppa di gente. Venga
pure si presenti in mezzo a trenta persone; si presenti
armato, o disarmato (si mette in guardia in atto di tirar di spada). Come! vigliacco hai tanto ardire di cimentarti
meco? Metti mano alla spada, non v'è quartiere. Voglio
che tu abbi la gloria di morir per le mie mani. Para questa
botta dritta; sostieni; fermo in gamba. Ah ah ah (tira botte in regola). Una seconda ah ah... a questa botta di
terza ah ah ah (voltandosi verso Argante, e Monodda). A
questa altra ah, ah, come voi riculate? Piede fermo canaglia!
(incalzando mentre Monodda, e Argante riculano).
Mon. Eh, eh, eh, signor, non semmo quelli!
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